domenica 18 aprile 2010

300 gol...e non ha ancora finito!






La decima giornata del girone di ritorno del nostro campionato ci ha riservato una piacevole sorpresa, ovvero il ritorno al gol di Filippo Inzaghi. A 36 anni suonati SuperPippo continua a tenere banco, dimostrando di saper reggere la concorrenza dei suoi ben più giovani compagni di reparto. È proprio un piacere vedere all'opera un giocatore che, ancora oggi, ha la grinta e la voglia di vincere di un ventenne agli esordi. Con il suo gol ha permesso al Milan di restare ancora timidamente in corsa per lo scudetto, rendendo questo campionato ancora aperto e avvincente; cosa che, a prescindere dalle fedi calcistiche di ciascuno, dovrebbe entusiasmare tutti gli appassionati di questo sport.
Vediamo adesso di ricordare qualcosa su Filippo Inzaghi.
Nato il 9/8/1973, è cresciuto nel Piacenza, la squadra della sua città, con cui a suon di gol ha conquistato la promozione in serie A. Dopo alcune esperienze in prestito, passa al Parma, dove inizia a sentire il profumo delle competizioni europee (gioca in Coppa delle Coppe). L'annata della svolta è pero il 1996/97, che vede Inzaghi militare nell'Atalanta e vincere il titolo di capocannoniere della massima serie con 24 gol, cosa che, tra l'altro, gli vale la prima convocazione in nazionale. Ceduto alla Juve, continua immancabilmente a fornire il suo costante apporto di reti, che tuttavia risultano poco determinanti per i successi della squadra (se si eccettua lo scudetto del 1998); e così, dopo aver perso (contro il Real Madrid) la finale di Champions del 1998 e lo scudetto 2000, e dopo voci di incomprensioni con l'ambiente bianconero, Inzaghi nel 2001 viene ceduto al Milan per 70 miliardi di vecchie lire.
A Milano, Pippo vive vere e proprie stagioni d'oro, alternate ad anni più cupi, costellati di infortuni (2004, 2005).
Con i rossoneri Pippo ha vinto, tra le altre cose, la Champions League nel 2003 e nel 2007 (in quest'ultimo caso segnando una storica doppietta in finale contro il Liverpool, ma non è neanche il caso di ricordarlo, talmente è vivo nei nostri cuori il ricordo di quella splendida serata), e il Mondiale per Club sempre nel 2007.
In nazionale ha disputato 3 Mondiali (1998, 2002, 2006: è quindi un campione del mondo!) e un Europeo (2002). Anche se adesso la sua esperienza con la maglia azzurra si è conclusa, il suo bottino è stato ottimo anche qui: 57 presenze e 25 reti.
Non stiamo parlando di un calciatore particolarmente abile dal punto di vista tecnico (c'è chi dice non sappia dribblare neanche una sedia, cosa però più volte smentita da Inzaghi con i fatti). Le sue armi migliori sono la rapidità, l'opportunismo e il fiuto del gol, che lo rendono spesso implacabile nell'area piccola. Ha un eccellente senso della posizione, ma spesso l'abitudine di agire sul filo del fuorigioco lo porta ad essere fermato sul più bello dagli assistenti dell'arbitro.
Infine ricordiamo che il nostro centravanti detiene una serie di primati che ne fanno un giocatore davvero inimitabile: è l'unico calciatore ad essere riuscito a segnare in tutte le competizioni internazionali per club; ha realizzato oltre 300 gol in carriera (d'accordo, questo non è un primato, ma è pur sempre un dato degno di nota, non trovate?!); è il miglior marcatore italiano di sempre in Champions League; occupa il primo posto della classifica cannonieri nelle competizioni europee, con 68 gol, a pari merito con Raul del Real Madrid (e quest'anno il testa a testa tra i due rimarrà invariato, dato che anche il Real è fuori dalla Champions).

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